Il Disturbi del sistema nervoso periferico (SNP)
Prima di trattare gli aspetti generali dei disturbi dei nervi periferici (malattie dei nervi periferici e le lesioni dei nervi periferici) dobbiamo capire come è strutturato e come funziona il nostro Sistema Nervoso Periferico (SNP).
Che cos’è il sistema nervoso periferico (snp)
Il SNP comprende tutti i nervi cranici (tranne i primi due), le radici nervose spinali dorsali e ventrali, i gangli delle radici dorsali, i nervi spinali, i nervi segmentari, i plessi nervosi ed i nervi degli arti, e la maggior parte dei gangli e nervi autonomici.
A che cosa serve il sistema nervoso periferico
Il ruolo del SNP è semplice ma vitale: collegare il sistema nervoso centrale (cioè il cervello ed il midollo spinale) all’ambiente esterno ed all’ambiente interno del corpo. La maggior parte dei nervi periferici sono nervi misti che portano sia le informazioni sensoriali in ingresso (fibre afferenti) sia gli impulsi motori ed autonomici in uscita (fibre efferenti). Queste informazioni vengono trasportate dagli assoni.
Come è fatto il sistema nervoso periferico
I nervi periferici sono composti di fascicoli di endonevrio, che contiene numerose centinaia di fibre che sono chiamate assoni e da varie cellule di supporto. Ciascun fascicolo endoneurale è avviluppato dal perinevrio (numerosi strati concentrici di cellule simili ai fibroblasti). I tronchi nervosi sono composti di differenti fascicoli endoneurali tenuti assieme dall’epinevrio (una rete lassa di collageno e fibroblasti).
Come vengono nutrite le cellule del sistema nervoso periferico
Ci sono due reti complementari di vasi sanguiferi nei nervi:
Un sistema epineurale di arteriole e venule, che sono tributarie dei vasi più importanti degli arti,
una serie di microvasi simil-capillari nell’endonevrio. Le anastomosi tra queste due reti sono estese e risultano in un sistema di robusto rifornimento.
Cosa sono gli assoni e cosa e' la mielina
Ciascun assone è una estensione longitudinale di un corpo cellulare neuronale. Il funzionamento ed il mantenimento degli assoni dipende dalla macchina genetica e biochimica del corpo cellulare. Un sistema bi-direzionale energia-dipendente di trasporto assonale veicola molecole strutturali e di segnale tra il corpo cellulare e le terminazioni assonali. Gli assoni motori, sensoriali ed autonomici sono mescolati nella maggior parte dei nervi, ma i corpi cellulari sono raggruppati separatamente nel midollo spinale e nel tronco encefalico (motorio), nei gangli delle radici dorsali (sensoriale), e nei gangli somatici e paravertebrali (autonomici).
La mielina
Quali sono le differenze tra il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso periferico
Malattie
La patologia dei nervi periferici può essere classificata in tre gradi clinici in base alla severità dei sintomi:
Lieve
Sintomi sensitivi intermittenti (come disestesie, dolore o intorpidimento)
Moderato
Sintomi costanti ma senza evidenza di perdita assonale come quella che si ha con l’atrofia muscolare e debolezza o una ridotta discriminazione sensoriale tra due punti.
Severo
Sintomi costanti con evidenza di marcata perdita assonale che causa atrofia muscolare, debolezza e ridotta capacità discriminativi tra due punti. [Dawson D.M., Hallet M., Millender L.H.: Entrapment Neuropathies. Boston, Little, Brown, 1983].
In base al primo luogo di coinvolgimento dei nervi periferici, le neuropatie periferiche possono essere classificate anche in tre categorie: neuronopatie, assonopatie, mielinopatie.
Le Neuropatie
Sono causate da processi che colpiscono primariamente i corpi cellulari sensoriali nei gangli delle radici dorsali o i corpi cellulari dei motoneuroni nel midollo spinale. Per convenzione, poiché i corpi cellulari dei motoneuroni sono nel sistema nervoso centrale (SNC), le neuronopatie motorie non sono solitamente classificate tra le neuropatie periferiche. sono dovute principalmente a processi patologici che colpiscono primariamente gli assoni.
Mielinopatie
(anche dette neuropatie demielinizzanti) dono dovute a processi patologici che interessano principalmente il rivestimento mielinico.
Mononeuropatie
sono lesioni di radici nervose singole o di nervi periferici; sono solitamente dovute a cause locali come traumi o intrappolamenti (compressioni di nervi da parte di strutture adiacenti):
a) Neuropatia Faciale.
b) Neuropatia Trigeminale
c) Neuropatia Oculomotoria
d) Mononeuropatie dei nervi degli arti
----Tunnel carpale
----Neuropatia dell’Ulnare
----Neuropatia del plesso brachiale
----Neuropatia peroneale
----Meralgia paresthetica
----Plessopatia lombosacrale
Polineuropatie
sono il risultato di un processo di malattia generalizzato che colpisce molti nervi periferici, spesso con una distribuzione simmetrica.
a) polineuropatia diabetica
b) polineuropatie da altri disturbi metabolici
c) polineuropatie ereditarie
d) polineuropatie immunitarie-infiammatorie
----sindrome di Guillain-Barrè
----poliradicolonevrite demielinizzante infiammatoria cronica
----polineuropatia associata a proteine monoclinali
----neuropatia amiloidea
----mielosa osteosclerotico
----neuropatia paraneoplastica
----neuropatia vasculitica
----neuropatie correlate ad altre malattie del tessuto connettivo
e) polineuropatie causate da tossine o da carenze nutrizionali
---- Farmaci
----Metalli
----Chimici industriali
----Etanolo
----Deficit nutrizionali
----Tiamina (Vit. B1)
----Piridossina (Vit B6)
----Cianocobalamina (Vit B12)
f) polineuropatie causate da malattie infettive
----Lebbra
----Infezione da HIV
----Malattia di Lyme
----Infezione da Varicella Zoster
Le lesioni del sistema nervoso periferico
Le cellule di assoni nel sistema nervoso periferico
Gli assoni periferici, che conducono i segnali al Sistema Nervoso Centrale e dal SNC (che è composto da midollo spinale e cervello)
La matrice tissutale connettivale attorno al nervo periferico, che può servire come una autostrada per gli assoni in via di rigenerazione.
Lesioni Neuroprassiche
coinvolgono nel danno specificatamente il rivestimento mielinico delle cellule di Schwann mentre viene preservata la continuità assonale. La conduzione nervosa è rallentata o assente attraverso la lesione neuroaprassica, sebbene essa sia preservata prossimamente e distalmente alla lesione. Queste lesioni sono generalmente localizzate e rappresentano il grado più lieve di lesione nervosa. Esse sono reversibili, con pieno recupero della funzione che solitamente si verifica entro settimane o alcuni mesi dall’iniziale lesione traumatica.
Lesioni Assonotmesiche
sono più severe e sono caratterizzate da una interruzione degli assoni con preservazione della zona circostante. Si verifica una degenerazione Walleriana distale, ed il recupero si può avere solamente mediante una rigenerazione assonale ad una velocità approssimativa di 1 mm al giorno.
Lesioni Neurotmesiche
rappresentano il grado più severo di di lesione di un nervo periferico. Queste lesioni sono caratterizzate da una distruzione dell’assone, della mielina e delle componenti circostanti del nervo. Le lesioni neurotmesiche possono lasciare il nervo in continuità fisica o in discontinuità. Si verifica una degenerazione Walleriana, ma la rigenerazione non si può verificare a causa della distruzione con il tessuto cicatriziale sopraggiunto (cioè, lesione neurotmesica in continuità) o assenza (lesione neurotmesica in discontinuità) delle strutture necessarie per la ricrescita assonale. Queste lesioni perciò richiedono una riparazione chirurgica, spesso con interposizione di trapianti di tessuto nervoso o altro. [Klline D.G., Surgical repair of peripheral nerve injury. Muscle Nerve 13: 843-852, 1990].
Il trattamento medico
Dopo una lesione traumatica acuta
le lesioni nervose neuroprassiche ed assonotmesiche dovrebbero essere lasciate guarire spontaneamente. Le lesioni neurotmesiche, in continuità o in discontinuità, richiedono la chirurgia per resecare ogni tessuto cicatriziale che ostacola la reinnervazione e ristabilire una continuità del segmento danneggiato del nervo con il tessuto trapiantato.
In una lesione nervosa cronica
come una neuropatia da intrappolamento (per esempio la sindrome del tunnel carpale o lo schiacciamento del nervo ulnare al gomito) deve essere sviluppato un albero decisionale di trattamento razionale sia medico che chirurgico.
In generale
Una lesione da intrappolamento cronico di grado clinico lieve può essere seguita e trattata con una terapia medica, meccanica, fisica e modificazione degli atteggiamenti posturali che accentuano i sintomi.
Una lesione da intrappolamento nervoso cronico di grado clinico moderato può essere anch’essa trattata inizialmente con la terapia medica, meccanica, fisica ed occupazionale. La chirurgia è necessaria solo nei casi in cui la risposta al trattamento si dimostra inadeguata.
Una lesione da intrappolamento nervoso cronico di grado clinico grave dovrebbe essere fortemente considerata adatta ad una decompressione chirurgica
Polineuropatie e dolore neuropatico
Ad esempio..
Le misure non farmacologiche possono essere altrettanto efficaci come i farmaci.
Una accurata attenzione dovrebbe essere dedicata alle calzature. Sono consigliabili scarpe morbide, con suola soffice e calzini spessi sono consigliabili. Il dolore neuropatico tende a peggiorare a temperature estreme, specialmente al calore. Sandali con le dita scoperte possono dare sollievo. Il prolungato sollevamento di pesi spesso peggiora il dolore neuropatico; i pazienti il cui lavoro richiede che stiano in piedi possono essere aiutati da frequenti piccoli intervalli con assunzione della posizione seduta.
Il pediluvio produce benessere di breve durata in molti pazienti. Bagnare i piedi fino alla caviglia in acqua fredda di rubinetto (senza ghiaccio) per 15-20 minuti può essere particolarmente utile al momento di coricarsi. Sebbene il benessere sia di breve durata, esso può essere sufficiente a permettere al paziente di addormentarsi e di dormire bene. Per alcuni pazienti, l’acqua calda è meglio di quella fredda, ed altri trovano che alternare l’acqua calda e quella fredda (cosiddetto pediluvio di contrasto) da un migliore benessere. Una ispezione quotidiana dei piedi per lesioni non rilevate è una importante abitudine che dovrebbero sviluppare i pazienti con neuropatia e che può essere combinata in maniera conveniente con il pediluvio serale.